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Il valore del LEI per le banche centrali


Autore: Gerard Hartsink

  • Data: 2019-10-08
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Nel giugno 2012, il Consiglio per la stabilità finanziaria (Financial Stability Board, FSB) ha pubblicato un rapporto intitolato “A Global Legal Identifier for Financial Markets” in cui esponeva raccomandazioni e proposte per risolvere le criticità dell’informativa finanziaria tramite l’identificazione delle parti coinvolte in tutte le transazioni finanziarie. Il 28 maggio 2019, l’FSB ha pubblicato la Revisione tematica sull’implementazione dell’Identificativo della persona giuridica. Si tratta di una relazione soggetta a revisione tra pari sull’implementazione dell’Identificativo della persona giuridica (LEI) che rinnova l’impegno per una diffusione dell’uso del LEI su scala globale. L’FSB ha formulato quattro serie di raccomandazioni per raggiungere l’obiettivo del Gruppo dei venti di una maggiore adozione del LEI.

Le raccomandazioni dell’FSB hanno un impatto diretto o indiretto su diverse funzioni delle banche centrali e possono essere riassunte come segue:

  • Le 24 giurisdizioni FSB devono dare seguito all’orientamento in materia del Comitato per i pagamenti e le infrastrutture di mercato (CPIM) - International Organization of Securities Commissions (IOSCO), valutare l’uso del LEI nei sistemi di segnalazione o comunicazione e per le infrastrutture (del mercato finanziario) ed esplorare modalità adeguate per promuovere un’ulteriore adozione del LEI tramite strategie di adozione nazionali. Fra le altre cose, le banche centrali sono invitate a dare l’esempio e ottenere un LEI.
  • L’FSB esplorerà il possibile ruolo del LEI nell’ambito del suo lavoro, faciliterà l’effettiva implementazione dell’opzione LEI nei messaggi di pagamento per contribuire a risolvere il problema della diminuzione degli accordi di corrispondenza tra banche e collaborerà con gli organi di normazione e di categoria per facilitare l’adozione del LEI.
  • Gli organi di normazione come il CPMI e il Basel Committee on Banking Supervision (BCBS), così come le organizzazioni internazionali come la Banca Mondiale, l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) e il Fondo Monetario Internazionale (FMI), devono esaminare e prendere in considerazione modalità adeguate per inglobare il LEI nell’ambito delle loro politiche. Può trattarsi, fra le altre cose, di orientamento e promozione dell’uso del LEI nelle operazioni su titoli e nei pagamenti transfrontalieri.
  • Il Comitato di supervisione regolamentare dei codici LEI (LEI ROC) e la GLEIF devono valutare un’adeguata ottimizzazione del business model LEI tale da abbattere i costi e il carico amministrativo per i richiedenti e per allargare la copertura conducendo campagne di adozione del LEI per le grandi aziende multinazionali.

Servizi della GLEIF per le banche centrali

La GLEIF raggiunge i propri obiettivi offrendo un’ampia gamma di servizi per i dati agli utenti dei dati associati ai codici LEI, tra cui le banche centrali. Questi servizi sono riepilogati di seguito.

Servizi di base

I servizi di base coprono l’accesso e l’uso dei dati associati ai codici LEI. Sono compresi i dati di primo livello (‘Chi è chi’) e i dati di secondo livello (‘Chi detiene chi’).

  • Dati di primo livello: Chi è chi: da quando il Sistema globale LEI ha ricevuto l’avvallo del Gruppo dei venti nel 2012, oltre 1,4 milioni di richiedenti in più di 200 paesi hanno ottenuto un codice LEI. Per informazioni più dettagliate sui LEI emessi e altri indicatori chiave, vedere Ricerca di LEI e Statistiche relative ai LEI.
  • Dati di secondo livello: Chi detiene chi: questo servizio della GLEIF fa chiarezza su controllanti e controllate dirette e finali di una persona giuridica con un LEI. Si basa sugli International Financial Reporting Standards (IFRS) o sui Generally Accepted Accounting Principles (GAAP) degli Stati Uniti, come imposto dalla politica del Comitato di supervisione regolamentare dei codici LEI.

Servizi a valore aggiunto

La GLEIF offre inoltre agli utenti i servizi seguenti:

  • Pubblicazione dell’Elenco delle autorità di registrazione della GLEIF. Si tratta di una panoramica di circa 700 registri delle imprese che assegna un codice univoco a ogni registro nell’elenco.
  • Il servizio di mappatura LEI/BIC ISO 9362 delle giurisdizioni accettate.
  • Il servizio di mappatura LEI/ISIN ISO 6166 di azioni e obbligazioni, in cooperazione con l’Association of National Numbering Agencies (ANNA), il cui completamento è previsto nel 2019/2020.
  • Una panoramica di tutte le forme giuridiche di tutti i paesi sulla base dello standard ELF ISO 20275 per le forme giuridiche − tramite la ISO 20275: Lista dei codici Entity Legal Forms - il cui completamento è previsto nel 2019.

Strategia GLEIF

  1. Settore pubblico
    In numerose giurisdizioni del mondo, le autorità pubbliche fanno affidamento sui codici LEI per valutare i rischi, intraprendere le misure correttive del caso e, ove richiesto, contenere gli abusi di mercato e migliorare l’attendibilità dei dati finanziari. La GLEIF, però, non ha i poteri per definire la strategia per l’uso del LEI nel settore pubblico ai sensi dell’articolo 10 dello Statuto GLEIF. I dati associati ai codici LEI vengono già utilizzati per molte finalità pubbliche come la segnalazione alle autorità di regolamentazione e la compilazione di statistiche.
    La GLEIF pubblica una panoramica regolarmente aggiornata dell’impiego regolamentare del LEI in cui sono riepilogate più di 100 attività di regolamentazione proposte o già in corso che prevedono l’uso del LEI.

  2. Settore privato
    La GLEIF ha formulato una strategia per l’uso del LEI da parte del settore privato che comprende (elenco non esaustivo):

  • Mercati monetari e dei capitali (con il supporto della normativa vigente): la GLEIF si è messa in contatto con tutte le associazioni di categoria operative sui mercati monetari e dei capitali chiedendone la cooperazione. La GLEIF ha creato gruppi di stakeholder utilizzatori dei LEI come il Gruppo per le Relazioni con le Globally Important Financial Institutions (GIFI).
  • Servizi bancari: servizi per finanziamenti alle imprese, pagamenti transfrontalieri (per attenuare i rischi di riciclaggio di denaro, finanziamento del terrorismo e sanzioni) e onboarding dei clienti. La Banca dei regolamenti internazionali (BRI), il BCBS e il CPMI hanno messo a punto una policy per il LEI nei pagamenti transfrontalieri.
  • Catene di approvvigionamento: in relazione alle catene di approvvigionamento, la GLEIF ha una solida cooperazione con GS1, un emittente di codici LEI, e con la Camera di Commercio Internazionale (ICC), che vanta 45 milioni di aziende iscritte. A novembre 2018, il Presidente dell’ICC ha raccomandato ai leader del Gruppo dei venti di includere il LEI nella catena di approvvigionamento (finanziaria) per migliorare trasparenza ed efficienza nonché per attenuare i rischi legati a riciclaggio di denaro e finanziamento del terrorismo.
  • Economia digitale: include il LEI per e-commerce, sistemi blockchain, contratti smart, autorità di certificazione, protocollo ITU X509 e società fintech. La GLEIF dialoga con diverse organizzazioni di settore come la Certification Authority (CA) / Browser Forum.

Con il sostegno di una società di consulenza globale, è in corso un’iniziativa di ricerca per capire come si potrebbe ottenere un aumento sostanziale dell’emissione di LEI. Il rapporto finale dovrebbe essere pubblicato entro la fine del 2019.

Il valore del LEI per le banche centrali

Il LEI può contribuire alle cinque funzioni seguenti delle banche centrali.

  • Vigilanza sui sistemi di pagamento delle infrastrutture del mercato finanziario
    Il LEI ISO 17442 è uno “standard di comunicazione rilevante riconosciuto a livello internazionale” che soddisfa i requisiti del Principio 22 dei Principles for Financial Market Infrastructures (PFMI) per rendere più efficienti i servizi di pagamento, di compensazione e di regolamento per le infrastrutture del mercato finanziario. La Revisione tematica sull’implementazione dell’Identificativo della persona giuridica dell’FSB raccomanda alle autorità di valutare l’inclusione del LEI nelle operazioni di pagamento transfrontaliere.
  • Operatività
    Alcune banche centrali (Banca Centrale Europea e Banca d’Inghilterra) impongono ai partecipanti al loro sistema di regolamento lordo in tempo reale (RTGS) di avere un LEI. Ora esigono che un LEI sia incluso nei messaggi di regolamento dei pagamenti sulla base dello standard ISO 20022. Il servizio GLEIF LEI-2-ISIN facilita la gestione dei collaterali delle banche centrali.
  • Vigilanza bancaria
    Nel tentativo di incrementare la fiducia globale, alcune banche centrali richiedono messaggi XBRL per le comunicazioni regolamentari comprensivi del LEI. L’XBRL, o eXtensible Business Reporting Language, è uno standard internazionale aperto per la codifica digitale dei bilanci di esercizio. Di recente, la GLEIF e XBRL hanno collaborato per includere il LEI nello standard XBRL e nei rapporti iXBRL.
  • Ricerca statistica
    Il Committee on Monetary, Financial and Balance of Payments Statistics (CMFB) è un deciso sostenitore dell’iniziativa LEI e promuove l’uso universale del LEI per finalità di identificazione globale della persona giuridica. Il CMFB sta collaborando con la GLEIF per capire qual è il modo migliore per includere il LEI negli insiemi di dati.
  • Politica monetaria
    Le banche centrali sono coinvolte in operazioni di mercato aperto e hanno bisogno di capire i dati della loro controparte (compresi i cambi di elementi di dati nel corso del contratto).

Attenzione: questo articolo è stato recentemente pubblicato su Central Banks Payment News.

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Informazioni sull’autore:

Gerard Hartsink è stato nominato Presidente del Consiglio della GLEIF dal Consiglio per la stabilità finanziaria (Financial Stability Board). Il profilo di Gerard Hartsink e di tutti gli altri membri del Consiglio di amministrazione della GLEIF possono essere consultati sul sito web della GLEIF.


Tag di questo articolo:
Identità digitale, Global Legal Entity Identifier Foundation (GLEIF), I servizi della GLEIF, Know-Your-Customer (KYC), I vantaggi economici dei codici LEI, Mappatura dei LEI, Dati di primo livello / biglietto da visita (chi è chi), Dati di secondo livello / relazionali (Chi detiene chi), Requisiti della politica, Standard