Promemoria: dal 1° maggio 2018 la GLEIF non pubblicherà più la versione 1.0 del File concatenato LEI-CDF sui dati di primo livello
Si raccomanda vivamente agli utenti dei dati associati ai LEI di adottare al più presto possibile la versione 2.1 del formato LEI-CDF
Autore: Stephan Wolf
Data: 2018-03-01
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Le informazioni tipo 'biglietto da visita' con i dati di riferimento dell’Identificativo della persona giuridica (LEI) sono considerate dati di ‘primo livello’. La comunicazione quotidiana di codici LEI e dati di riferimento della persona giuridica viene effettuata, tramite i formati Common Data File (CDF), dalle organizzazioni che emettono codici LEI. La comunicazione dei dati di primo livello si basa sul formato LEI-CDF. Dall’8 giugno 2015 la Global Legal Entity Identifier Foundation (GLEIF) pubblica giornalmente un File concatenato contenente dati di primo livello basati sul formato LEI-CDF versione 1.0. Dall’8 maggio 2017 la GLEIF pubblica ogni giorno un altro File concatenato contenente dati di primo livello basati sul formato aggiornato LEI-CDF versione 2.1.
Come precedentemente indicato, la GLEIF ha continuato a pubblicare sia il Level 1 LEI-CDF Version 1.0 Concatenated File (file preesistente) che il Level 1 LEI-CDF Version 2.1 Concatenated File (fonte ufficiale) per un periodo transitorio di un anno che terminerà il 1° maggio 2018. Ciò ha concesso agli utenti dei dati associati ai LEI un tempo sufficiente per adattare i processi e le operazioni al formato LEI-CDF versione 2.1.
Con questo articolo del blog la GLEIF ricorda agli utenti dei dati associati ai LEI che il Level 1 LEI-CDF Version 1.0 Concatenated File continuerà a essere pubblicato soltanto nel periodo transitorio residuo, fino al 1° maggio 2018. A partire dal 1° maggio sarà fornito solo il Level 1 LEI-CDF Version 2.1 Concatenated File. Si raccomanda, pertanto, agli utenti dei dati associati ai LEI di adottare al più presto possibile la versione 2.1 del formato LEI-CDF.
Le informazioni tipo ‘biglietto da visita’, contenute in ciascuna registrazione LEI e basate sulla nuova Versione 2.1 del formato LEI-CDF, offrono una migliore esperienza utente per i motivi riportati di seguito:
Maggiore qualità dei dati e maggiore attendibilità del contenuto dei dati.
Informazioni chiare basate su dati puliti e interamente documentati.
Migliore integrabilità dei dati nei database o sistemi.
La struttura più chiara delle informazioni agevola l’interpretazione sia umana che computerizzata dei dati.
L’arricchimento dei dati favorisce la classificazione delle persone giuridiche e offre pertanto un maggior grado di trasparenza sul mercato globale.
Nella parte restante del blog è possibile reperire informazioni di carattere generale sui File concatenati e sui formati CDF della GLEIF. Per accedere alla relativa documentazione tecnica, consultare i ‘link correlati’ riportati di seguito.
Cosa sono i ‘Dati di primo livello’ e i ‘Dati di secondo livello’?
Le informazioni tipo ‘biglietto da visita’ disponibili nei dati di riferimento dei LEI, ad esempio la denominazione ufficiale di una persona giuridica e la sua sede legale, sono definite dati di ‘primo livello’. Questi dati rispondono alla domanda ‘Chi è chi’. Nel maggio 2017 è partito il processo di ottimizzazione dell’insieme dei dati associati ai codici LEI con l’inclusione dei dati di ‘secondo livello’ indicanti ‘chi detiene chi’. Questi dati consentono l’identificazione delle controllanti dirette e finali delle persone giuridiche e viceversa, per consentire la ricerca delle persone giuridiche controllate da una specifica società.
Cosa sono i formati ‘Common Data File’?
La comunicazione quotidiana di codici LEI e dati di riferimento della persona giuridica viene effettuata, tramite i formati Common Data File (CDF), dalle organizzazioni che emettono codici LEI. I formati CDF forniscono la specificità necessaria all’implementazione operativa dello standard 17442 dell’Organizzazione internazionale per la normazione (ISO), detto lo standard LEI. Le organizzazioni che emettono codici LEI erogano servizi di registrazione, rinnovo e di altro tipo, e fungono da interfaccia principale per le persone giuridiche che desiderano richiedere un codice LEI.
Il formato CDF è stato originariamente sviluppato dal Comitato di supervisione regolamentare dei codici LEI (LEI Regulatory Oversight Committee, LEI ROC) e reso obbligatorio per tutte le organizzazioni che emettono codici LEI nell’agosto 2014. In seguito, la GLEIF si è assunta la responsabilità di gestire lo standard e di svilupparlo ulteriormente.
La GLEIF verificherà periodicamente i formati CDF per identificare la necessità di aggiornamenti sulla base di policy nuove o modificate introdotte dal LEI ROC e allinearli alle esigenze degli utenti.
Cosa sono i ‘File concatenati della GLEIF’?
La GLEIF si impegna a garantire il libero accesso all’intero insieme di dati relativi ai codici LEI. I File concatenati della GLEIF costituiscono un mezzo per accedere a tale insieme di dati. I File concatenati comprendono i codici LEI e i relativi dati di riferimento dei codici LEI pubblicati dalle organizzazioni che emettono codici LEI. La GLEIF non modifica nessuno dei file sorgente originali forniti dagli emittenti di codici LEI. I File concatenati, scaricabili gratuitamente dal sito Web della GLEIF, comprendono informazioni specifiche sulle persone giuridiche che hanno ottenuto un LEI in base all’apposito formato CDF.
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Stephan Wolf è stato Amministratore delegato della Global Legal Entity Identifier Foundation (GLEIF) dal 2014 al 2024. Da marzo 2024 ha guidato il Consiglio consultivo di settore (IAB) a sostegno dell'iniziativa sugli standard digitali, la piattaforma globale per l'allineamento, l'adozione e la partecipazione agli standard commerciali digitali, della Camera di commercio internazionale (ICC). Prima di essere nominato Presidente, ha ricoperto la carica di vicepresidente dello IAB dal 2023. Nello stesso anno è stato eletto nel consiglio di amministrazione della Camera di commercio internazionale (ICC) della Germania.
Tra gennaio 2017 e giugno 2020, Stephan Wolf è stato co-organizzatore del nuovo Gruppo di consulenza tecnica FinTech del Comitato tecnico 68 dell'Organizzazione internazionale per la normazione (ISO TC 68 FinTech TAG). A gennaio 2017 Wolf è stato nominato come uno dei “Top 100 Leaders in Identity” di One World Identity. Ha maturato una solida esperienza nella definizione di operazioni sui dati e strategie globali di implementazione. Nel corso della sua carriera, ha diretto strategie chiave per lo sviluppo di prodotti e attività. Stephan Wolf è stato cofondatore di IS Innovative Software GmbH, società costituita nel 1989, per la quale inizialmente ha ricoperto il ruolo di amministratore delegato. In seguito, è stato nominato portavoce del consiglio esecutivo di IS Teledata AG, società che è succeduta alla precedente. Dopo l’acquisizione da parte di Interactive Data Corporation, ha rivestito la carica di CTO. Ha conseguito una laurea in Amministrazione d'impresa presso l'Università J. W. Goethe, Francoforte sul Meno.