Terza uscita della serie di blog "LEI Lightbulb: la Commissione Europea utilizza come arma il codice LEI nella battaglia contro il riciclaggio di denaro e il terrorismo finanziario
Un nuovo pacchetto di proposte legislative da parte della Commissione Europea si avvale del codice LEI come strumento di trasparenza per proteggere i cittadini europei dalle conseguenze del flusso di denaro illegale e dai finanziamenti al terrorismo
Autore: Stephan Wolf
Data: 2021-08-03
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Nel luglio 2021, la Commissione Europea ha dato un ulteriore giro di vite al flusso di denaro illegale; ha pubblicato un atteso pacchetto di quattro proposte legislative intese a rafforzare le norme UE contro il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo (AML/CFT).
All'interno del pacchetto, la CE ha ufficialmente riconosciuto il valore dell'Identificativo della persona giuridica come meccanismo essenziale per supportare la trasparenza all'interno dell'ecosistema, formalizzandolo come un componente importante dei futuri sforzi nell'ambito AML/CFT. Due delle quattro proposte della CE prevedono l'utilizzo del codice LEI in alcuni scenari di identificazione e verifica dei clienti, laddove questo sia disponibile:
Nuova regolamentazione su AML/CFT. Proposta di una regolamentazione da parte del Parlamento Europeo e del Consiglio Europeo sulla prevenzione dell'utilizzo del sistema finanziario per il riciclaggio di denaro e il finanziamento al terrorismo;
Revisione della Regolamentazione del 2015 sul trasferimento dei fondi: proposta per una Regolamentazione da parte del Parlamento Europeo e del Consiglio Europeo sulle informazioni che accompagnano i trasferimenti dei fondi e di certi crypto-asset (recast).
L'inclusione del codice LEI all'interno di proposte europee di tale ampiezza per la creazione di un framework normativo AML/CFT per il futuro rappresenta un grande salto in avanti per la realizzazione della visione del G20 e del Consiglio per la stabilità finanziaria (FSB) volta a trasformare il LEI in un bene pubblico. Il ruolo giocato dal codice LEI nella protezione dei cittadini europei dall'impatto del terrorismo e del crimine organizzato può rappresentare un importante vantaggio per la società.
Una breve analisi del perché la CE sta sostenendo il codice LEI all'interno del contesto AML/CFT sottolinea i suoi numerosi vantaggi. L'utilizzo coerente del codice LEI per l'identificazione della persona giuridica a livello di stato membro e dell'UE contribuisce anche a ridurre i margini di errore legati all'ambiguità di linguaggio, all'interpretazione umana e agli interventi manuali. L'ampia interoperabilità del LEI gli consente di essere perfettamente integrato nei sistemi di gestione delle identità digitali, sia centralizzati che decentrati, assieme ai certificati digitali conformi al regolamento eIDAS che stanno già armonizzando l'uso delle tecnologie di firma elettronica in tutta l'UE.
Inoltre, le nuove proposte della CE sono volte a creare un framework molto più uniforme per semplificare la conformità per gli operatori soggetti alle regole AML/CFT, specialmente per le transazioni internazionali. Anche in questo caso, e data la natura internazionale del riciclaggio di denaro e del finanziamento al terrorismo, il codice LEI può essere utilizzato come "Stele di Rosetta" per le persone giuridiche coinvolte in transazioni finanziarie. Essendo un sistema supervisionato dal Comitato di supervisione regolamentare (ROC) il sistema globale LEI è il solo sistema che stabilisce un'identità globale riconosciuta, monitorata e standardizzata per le persone giuridiche, in correlazione con il sistema nazionale di identificazione delle identità della persona giuridica. La sua universalità internazionale, unita all'accesso aperto e online alle informazioni nei biglietti da visita verificate annualmente e collegate a ogni codice LEI, ne fa uno strumento unico per facilitare lo scambio efficiente di informazioni tra le "parti obbligate" definite nella proposta AML/CFT e tutte le autorità competenti.
E se questa è la prima volta in cui il codice LEI è stato ufficialmente appoggiato dalla CE nel suo framework AML/CFT, il codice LEI vanta una lunga storia come potente strumento nel supporto delle iniziative intraprese dagli istituti finanziari per combattere il riciclaggio di denaro e il finanziamento al terrorismo. Il codice LEI consente agli istituti finanziari un'elaborazione immediata, completamente automatizzata sostituendo le vecchie verifiche manuali e fa aumentare la velocità e l'efficacia delle procedure di onboarding dei clienti e dei costanti controlli di conformità. Ciò significa anche migliorare le procedure di controllo in base alle liste nere e grigie consentendo, in tal modo, nuove efficienze sia per l'istituzione che per il cliente e abbassando notevolmente i costi.
La raccomandazione da parte della CE che, laddove disponibile, venga utilizzato il codice LEI per l'identificazione e la verifica dei clienti nelle riforme legislative AML/CTF ha il potenziale di aumentare drasticamente la trasparenza delle persone giuridiche che partecipano alle transazioni finanziarie. I recenti scandali AML hanno mostrato che i criminali finanziari operano principalmente attraverso una rete internazionale per mascherare le proprie transazioni illecite. Il codice LEI, uno standard globale per un'identificazione univoca della persona giuridica, può rendere queste connessioni e transazioni internazionali visibili e di facile interpretazione per gli istituti finanziari e le unità di Financial Intelligence. Può inoltre contribuire a rafforzare l'autenticazione dei clienti delle persone giuridiche, a promuovere la trasparenza e ridurre le transazioni illecite.
Includendo il codice LEI nel proprio pacchetto legislativo AML/CFT, la CE rafforza gli sforzi in ambito europeo per utilizzare e rinforzare gli standard globali nella promozione della trasparenza e della stabilità finanziaria. La Banca Centrale Europea (BCE) ha recentemente riconosciuto i vantaggi dell'estensione dell'uso del LEI per coprire tutti i report pubblici e le transazioni finanziarie in futuro. Come risultato, lo European Systemic Risk Board ha consigliato la creazione di un framework legislativo europeo per l'adozione sistemica e completa dei codici LEI in Europa da parte delle organizzazioni coinvolte in una transazione finanziaria e per identificare le persone giuridiche che comunicano le informazioni finanziarie.
Nel contesto delle proposte AML/CFT, per quelle "persone giuridiche obbligate" che desiderano superare gli obiettivi di trasparenza, diventare un Agente di convalida offre un'ampia gamma di vantaggi aziendali. Il ruolo dell'Agente di convalida è stato creato dalla GLEIF all'interno del sistema globale LEI per semplificare l'emissione dei codici LEI per i clienti e per offrire una varietà di vantaggi in termini di costi, efficienza ed esperienza del cliente per le stesse organizzazioni degli Agenti. Ulteriori informazioni sul ruolo dell'Agente di convalida sono disponibili presso il sito Web della GLEIF.
In che modo è stato menzionato il codice LEI all'interno del pacchetto legislativo AML/CFT della CE?
Regolamentazione AML/CFT
Come definito nell'Articolo 1, questa proposta stabilisce le norme relative a:
Misure da applicare dalle persone giuridiche obbligate per prevenire il riciclaggio di denaro e il finanziamento al terrorismo;
Requisiti di trasparenza del proprietario vantaggiosi per le persone giuridiche e accordi;
Misure per limitare l'uso improprio degli strumenti al portatore.
Le persone giuridiche obbligate sono definite in modo esaustivo nell'Articolo 3 della proposta, ma includono (con alcune eccezioni): istituti di credito, istituti finanziari e varie persone fisiche e legali che agiscono in veste professionale, che vanno dai revisori dei conti, ai contabili e ai consulenti fiscali fino ai rappresentanti legali coinvolti in alcuni tipi di transazioni, tra cui proprietà, metalli e pietre preziose, sevizi di scommesse, fornitori di crypto asset e fornitori di crowdfunding.
Il riferimento al codice LEI si trova nell'Articolo 18, intitolato "Identificazione e verifica dell'identità del cliente". Il testo chiarisce che, laddove disponibile, le persone giuridiche devono ottenere un codice LEI per identificare il cliente di una persona giuridica.
Revisione della regolamentazione 2015 sul trasferimento dei fondi
In un comunicato stampa che annunciava il pacchetto legislativo, la CE ha chiarito che i fattori principali che hanno guidato il potenziamento del framework AML/CFT UE attuale sono "le nuove sfide emergenti collegate all'innovazione tecnologica". Ha nominato, tra le altre, le valute virtuali, i flussi finanziari più integrati nel Mercato unico e la natura globale delle organizzazioni terroristiche.
Il punto chiave di questa Revisione della regolamentazione 2015 sul trasferimento dei fondi garantisce che le norme AML/ CFT applicate dall'UE siano ampliate oltre l'attuale campo fino a raggiungere il settore delle cripto valute. In questo modo verrà garantita la tracciabilità completa dei trasferimenti in crypto asset e la prevenzione e il rilevamento dell'uso potenziale di tali asset nell'ambito del riciclaggio di denaro o del terrorismo finanziario.
In questo scenario, il codice LEI è stato indicato due volte all'interno del pacchetto di proposte legislative.
Nella sezione (25), che sottolinea che i trasferimenti dei fondi o dei crypto asset dai paesi dell'Unione a quelli esterni all'Unione devono recare informazioni complete sul pagatore e sul beneficiario, è stato introdotto un nuovo requisito: "Le informazioni complete sul pagatore e sul beneficiario devono includere l'Identificativo della persona giuridica quando tali informazioni sono fornite dal pagatore o da fornitore di servizi del pagatore, dato che ciò consentirebbe un'identificazione più efficace delle parti coinvolte in un trasferimento di fondi e che tali informazioni possono essere facilmente incluse in formati di messaggistica sul pagamento esistenti come quello sviluppato dalla International Organisation for Standardisation per lo scambio di dati elettronici tra gli istituti finanziari."
In una sessione successiva che sottolinea gli obblighi relativi al fornitore di servizi di pagamento del pagatore, l'Articolo 4 della proposta di Revisione elenca i requisiti che riguardano le informazioni che devono accompagnare il trasferimento dei fondi. Nell'ultima revisione, è stato aggiunto un nuovo requisito per il codice LEI attuale del pagatore, "soggetto all'esistenza del campo necessario nel formato di messaggistica per i pagamenti pertinente e laddove fornito dal pagatore al suo fornitore di servizi di pagamento..."
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Stephan Wolf è stato Amministratore delegato della Global Legal Entity Identifier Foundation (GLEIF) dal 2014 al 2024. Da marzo 2024 ha guidato il Consiglio consultivo di settore (IAB) a sostegno dell'iniziativa sugli standard digitali, la piattaforma globale per l'allineamento, l'adozione e la partecipazione agli standard commerciali digitali, della Camera di commercio internazionale (ICC). Prima di essere nominato Presidente, ha ricoperto la carica di vicepresidente dello IAB dal 2023. Nello stesso anno è stato eletto nel consiglio di amministrazione della Camera di commercio internazionale (ICC) della Germania.
Tra gennaio 2017 e giugno 2020, Stephan Wolf è stato co-organizzatore del nuovo Gruppo di consulenza tecnica FinTech del Comitato tecnico 68 dell'Organizzazione internazionale per la normazione (ISO TC 68 FinTech TAG). A gennaio 2017 Wolf è stato nominato come uno dei “Top 100 Leaders in Identity” di One World Identity. Ha maturato una solida esperienza nella definizione di operazioni sui dati e strategie globali di implementazione. Nel corso della sua carriera, ha diretto strategie chiave per lo sviluppo di prodotti e attività. Stephan Wolf è stato cofondatore di IS Innovative Software GmbH, società costituita nel 1989, per la quale inizialmente ha ricoperto il ruolo di amministratore delegato. In seguito, è stato nominato portavoce del consiglio esecutivo di IS Teledata AG, società che è succeduta alla precedente. Dopo l’acquisizione da parte di Interactive Data Corporation, ha rivestito la carica di CTO. Ha conseguito una laurea in Amministrazione d'impresa presso l'Università J. W. Goethe, Francoforte sul Meno.