Seconda uscita della serie di blog "LEI Lightbulb" - Riflettori puntati sulla Cina: una nazione che promuove l'utilizzo dei codici LEI attraverso politiche e innovazione
La Cina sta promuovendo l'adozione a livello nazionale dei codici LEI attraverso una roadmap normativa. Il paese sta anche aprendo la strada all'uso dei codici LEI nei prodotti di identità digitale. Il forte impegno di questa nazione all'adozione dei codici LEI sosterrà gli ecosistemi finanziari, promuoverà il commercio internazionale e svilupperà la trasparenza digitale.
Autore: Xue Tan
Data: 2021-04-22
Visualizzazioni:
In questo momento in Cina si stanno verificando progressi significativi nell'adozione dei codici LEI. Le autorità normative della regione stanno spingendo in modo proattivo l'utilizzo dei codici LEI e hanno stabilito programmi ambiziosi per aumentare considerevolmente il volume dei codici LEI a breve termine.
Per coloro che l'avessero persa, la People's Bank of China (PBOC) ha pubblicato una roadmap per l'implementazione dei codici LEI alla fine del 2020, che prevede obiettivi fino al 2022. Questa roadmap fa parte dell'iniziativa "One Belt One Road", descritta nel modo seguente su Wikipedia: ‘[…] incorporata nella Costituzione cinese nel 2017. Il governo cinese definisce l'iniziativa "un tentativo di migliorare la connettività regionale e cogliere un futuro più luminoso."’ La roadmap svela i programmi nazionali per aumentare l'emissione di codici LEI almeno del 170% tra la fine del 2020 (quando c'erano 37.000 codici LEI attivi) e la fine del 2022 (l'obiettivo è un volume minimo di codici LEI pari a 100.000 unità).
In uno sviluppo separato ma complementare, proprio questo mese la GLEIF ha accolto con entusiasmo la notizia che la Chinese Financial Certification Authority (CFCA) ha lanciato la prima dimostrazione commerciale di codici LEI incorporati in certificati digitali. Contemporaneamente, la CFCA è diventata la prima Autorità di certificazione ad assumere il ruolo di Agente di convalida all'interno del Sistema globale LEI. Questa innovazione della CFCA dimostra un ulteriore impegno da parte del mercato cinese, questa volta a facilitare e promuovere l'emissione di codici LEI nei certificati digitali. Si spera che lo status di primo promotore di CFCA su questo fronte fungerà da catalizzatore per far emergere altre dimostrazioni simili.
La combinazione di queste due iniziative è significativa. Indica un livello avanzato di proattività da parte delle autorità normative all'interno della regione, che sta spingendo l'emissione di codici LEI per supportare i servizi finanziari e gli ecosistemi bancari, semplificare il commercio internazionale e migliorare l'identità digitale in tutta la regione.
Comprensibilmente, la GLEIF sostiene l'attuazione di queste misure per promuovere l'adozione dei codici LEI in tutta la Cina e plaude alla lungimiranza e alla proattività delle autorità normative. L'impegno a promuovere l'emissione di codici LEI in una regione così vasta non solo porterà vantaggi agli operatori del mercato cinese, ma ha il potenziale per motivare le autorità normative di altri paesi e regioni a seguirne l'esempio. La GLEIF spera certamente che le cose vadano così.
Di seguito viene fornito un riepilogo più dettagliato di ciascuna iniziativa.
Roadmap per l'implementazione dei codici LEI in Cina: 2020-2022
Nel quarto trimestre del 2020, in Cina, quattro autorità di regolamentazione finanziaria hanno pubblicato un rapporto che descrive in dettaglio una roadmap per l'implementazione dei codici LEI. Le quattro organizzazioni coinvolte sono: PBOC, China Banking and Insurance Regulatory Commission (CBIRC), China Securities Regulatory Commission (CSRC) e State Administration of Foreign Exchange (SAFE).
Il rapporto, pubblicato in cinese sul sito Web della PBOC, delinea l'obiettivo generale della roadmap e descrive in dettaglio le tappe fondamentali dell'implementazione dei codici LEI nei prossimi due anni.
Come indicato in un articolo di Regulation Asia, l'intento di un'ampia implementazione dei codici LEI in Cina vuole aiutare il paese a collegarsi con il mercato internazionale, supportare il tentativo della Cina di aprire il proprio settore finanziario e facilitare il commercio internazionale e le transazioni finanziarie.
In linea con una traduzione del rapporto presente sul sito Web della PBOC, la GLEIF comprende che l'obiettivo generale della roadmap è stabilire un sistema completo di politiche sull'utilizzo dei codici LEI in tutto il sistema finanziario cinese in linea con gli standard internazionali, entro la fine del 2022. La roadmap prevede che i codici LEI diventino uno strumento di supporto per le autorità di gestione finanziaria, al fine di mantenere la stabilità finanziaria e attuare la supervisione finanziaria. I codici LEI diventeranno un mezzo importante per le infrastrutture, le associazioni e le istituzioni del settore finanziario, perché consentirà di effettuare l'identificazione dei clienti delle persone giuridiche coinvolte nelle transazioni internazionali. Inoltre, esso diventerà un passaporto aziendale.
Tutto ciò è in linea con il ruolo della PBOC come membro del Comitato di supervisione regolamentare (ROC). Il ROC mira a promuovere l'interesse pubblico generale per migliorare la qualità dei dati utilizzati nel reporting dei dati finanziari, migliorando la capacità di monitorare il rischio finanziario e diminuendo i costi di reporting obbligatorio attraverso l'armonizzazione di questi standard tra le varie giurisdizioni.
Vengono poi delineati alcuni obiettivi di fase per le autorità cinesi:
Entro la fine del 2020: il volume totale di codici LEI nella Cina continentale dovrà raggiungere le 30.000 unità, comprendendo tutte le istituzioni finanziarie, gli istituti membri di infrastrutture finanziarie e associazioni di settore e le società quotate in Cina. Proposta di regole per l'applicazione dei codici LEI in scenari quali pagamenti internazionali in RMB, attività internazionali in RMB digitali, accesso a Qualified Foreign Institutional Investor (QFII) e RMB Qualified Foreign Institutional Investor (RQFII), trading di derivati, negoziazione di titoli e supervisione di società quotate. Definizione di un meccanismo per mappare e aggiornare i codici LEI con i codici delle istituzioni finanziarie, i codici unificati del credito sociale e i codici dei sistemi informativi correlati alle principali infrastrutture finanziarie.
Entro la fine del 2021: il volume totale di codici LEI nella Cina continentale dovrà raggiungere le 50.000 unità, con particolare attenzione al miglioramento della copertura tra importatori ed esportatori, imprese commerciali e imprese non finanziarie coinvolte in transazioni internazionali. Proposta di regole per l'applicazione dei codici LEI in settori come quello dei sistemi di reporting delle transazioni sul mercato finanziario, del rating del credito e applicazione di codici istituzionali speciali da parte di istituzioni estere. Lancio e gestione del servizio internazionale di informazioni sulle persone giuridiche e di una piattaforma di autenticazione digitale per fornire servizi di dati basati su codici LEI a valore aggiunto a dipartimenti di gestione finanziaria, infrastrutture finanziarie, associazioni del settore finanziario e istituzioni finanziarie.
Entro la fine del 2022: il volume totale di codici LEI nella Cina continentale dovrà raggiungere le 100.000 unità. Prosecuzione del miglioramento nella copertura tra le imprese non finanziarie coinvolte in transazioni internazionali. Utilizzo di codici LEI in scenari come l'identificazione digitale di persone giuridiche internazionali. Istituzione di un meccanismo per l'operatività commercialmente sostenibile dei codici LEI.
La CFCA apre la strada a un maggiore utilizzo dei codici LEI nei prodotti di identità digitale di massa
La CFCA (Chinese Financial Certification Authority) ha lanciato la prima dimostrazione commerciale di codici LEI incorporati in certificati digitali. Inoltre, è diventata la prima Autorità di certificazione che funge da Agente di convalida nel Sistema globale LEI, semplificando l'emissione di codici LEI con la fornitura di prodotti e servizi di identificazione digitale.
I progressi compiuti dalla CFCA fanno seguito al recente lancio del Gruppo di stakeholder delle CA della GLEIF, una piattaforma che consente alla GLEIF di collaborare con le CA e i Trust Service Provider (TSP) per coordinare e promuovere un approccio globale all'utilizzo dei LEI nei prodotti di identità digitale. I progressi compiuti dalla CFCA sono significativi perché rappresentano i primi successi registrati per questa iniziativa settoriale che mira a realizzare una massa critica di LEI incorporati nei certificati digitali.
Stephan Wolf, CEO di GLEIF, commenta: "Questo progresso da parte di CFCA su entrambi i fronti è estremamente positivo, poiché ci porta un passo più vicini all'utilizzo a tutto campo dei codici LEI nei certificati digitali a livello globale. Realizzare l'obiettivo dell'utilizzo universale dei codici LEI nei prodotti di identità digitale sarà un passo importante per aumentare la fiducia e creare opportunità di innovazione nelle applicazioni per la gestione dell'identità digitale nel settore privato. I certificati digitali collegati da un LEI a dati di riferimento della persona giuridica verificati, regolarmente aggiornati, disponibili gratuitamente e contenuti all'interno del Sistema globale LEI sono più facili da gestire, aggregare e mantenere. Il risultato sarà una notevole efficienza e una complessità di gran lunga inferiore per i proprietari di certificati, oltre a una maggiore trasparenza per tutti gli utenti di Internet e gli operatori di scambi digitali."
Per maggiori informazioni, leggere il comunicato stampa corrispondente qui.
La serie di blog "LEI Lightbulb" della GLEIF si propone di far luce sull'entità dell'appoggio e del sostegno che l'iniziativa LEI ha ricevuto nei settori pubblico e privato, nelle diverse aree geografiche e nei vari casi d'uso, mettendo in evidenza quali leader di settore, autorità e organizzazioni sono a favore dell'iniziativa e per quale scopo. Sottolineando l'ancoraggio nelle salde radici normative che oggi è all'origine di un coro di sostenitori che premono per un'ulteriore regolamentazione dei codici LEI e per la loro adozione su base volontaria in applicazioni nuove ed emergenti, la GLEIF spera di informare sul valore potenziale che, oggi e in futuro, in tutto il mondo, può offrire alle imprese di tutti i settori "un'unica identità globale".
Per commentare un articolo del blog, indicate il vostro nome e cognome. Il nome e il cognome verranno visualizzati accanto al commento. Gli indirizzi e-mail non verranno pubblicati. Effettuando l’accesso o contribuendo al forum di discussione, l’utente accetta i termini della Politica in materia di blog della GLEIF. Si invita pertanto l’utente a leggere tale politica con attenzione.
Xue Tan è Responsabile del reparto Business Development per la regione asiatica presso la Global Legal Entity Identifier Foundation (GLEIF). Prima dell'incarico presso la GLEIF, Tan ha lavorato presso la sede di Pechino della Australia and New Zealand Bank (ANZ), dove si occupava principalmente della gestione della liquidità e dei processi KYC/AML. La signora Tan ha conseguito un MBA presso la Mannheim Business School.