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La GLEIF ha pubblicato il Rapporto di gestione trimestrale del Sistema globale LEI relativo al terzo trimestre del 2019

I Rapporti di gestione del Sistema globale LEI sottolineano le principali tendenze riguardanti l’adozione dei codici LEI e presentano un’analisi approfondita del pool di dati LEI


Autore: Stephan Wolf

  • Data: 2019-11-15
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A novembre 2019, la Global Legal Entity Identifier Foundation (GLEIF) ha pubblicato il suo nuovo rapporto trimestrale che sottolinea i principali sviluppi riguardanti l’adozione dell’Identificativo della persona giuridica (LEI). In particolare, i rapporti appurano la crescita annua e le previsioni di rinnovo, valutano il livello di concorrenza tra le organizzazioni che emettono i codici LEI operanti nel Sistema globale LEI e analizzano i tassi di rinnovo dei codici LEI e il grado di conferma dei dati di riferimento. Dal luglio 2017, mettiamo inoltre a disposizione i dati statistici relativi alle informazioni sulle controllanti dirette e finali fornite dalle persone giuridiche.

Per scaricare il ‘Rapporto di gestione del Sistema globale LEI’ (Global LEI System Business Report) relativo al terzo trimestre del 2019, si prega di consultare i ‘link correlati’ forniti di seguito.

Questo post riassume le conclusioni principali dell’ultimo rapporto. Le fonti citate sono indicate nei ‘link correlati’ forniti di seguito.

Conclusioni principali dell’ultimo Rapporto di gestione del Sistema globale LEI

Il Rapporto di gestione del Sistema globale LEI pubblicato nel novembre 2019 analizza gli sviluppi registrati nel terzo trimestre del 2019. Riportiamo di seguito le conclusioni:

Emissione di codici LEI e potenziale di crescita dei LEI: stato attuale

Alla fine del terzo trimestre del 2019, la popolazione complessiva di codici LEI superava 1,44 milioni. In questo periodo sono stati emessi circa 41.000 codici LEI. Il tasso di crescita del terzo trimestre è stato quindi pari al 2,9%.

La Cina è stato il paese che ha registrato il più alto tasso di crescita dei LEI (29,4%), seguito da India (10,6%), Australia (7,7%), Sudafrica (7,6%) ed Estonia (5,6%). Per Cina, India e Australia la crescita è attribuibile principalmente a iniziative di carattere normativo che hanno stabilito l’obbligatorietà dell’uso dei codici LEI.

Concorrenza nel Sistema globale LEI

Il rapporto individua i mercati più e meno concorrenziali tra quelli con oltre 1000 codici LEI in base al numero di emittenti di codici LEI che forniscono servizi nella giurisdizione. Nel terzo trimestre del 2019, Italia, Paesi Bassi, Spagna, Finlandia e Repubblica Ceca sono stati i mercati meno competitivi (in ordine decrescente). I cinque mercati più competitivi (sempre in ordine decrescente) sono stati Romania, Lituania, Portogallo, Malta e Bulgaria.

Tassi di rinnovo di codici LEI

Il processo di rinnovo annuale garantisce che l’emittente di codici LEI e la persona giuridica verifichino e riconvalidino i dati di riferimento di quest’ultima almeno una volta l’anno. Il Sistema globale LEI è l’unico a offrire la trasparenza assoluta sulle date in cui sono state svolte le ultime verifiche dei dati.

Nel terzo trimestre del 2019, il tasso di rinnovo complessivo, pari al 70%, è rimasto sostanzialmente invariato rispetto al trimestre precedente (70,3%). (Questo dato riguarda le giurisdizioni con un totale di almeno 1000 codici LEI alla fine del trimestre precedente). Alla fine del terzo trimestre, il 72,1% di tutti i LEI era regolare (ultimo trimestre: 73,1%).

Il tasso di rinnovo nell’UE è rimasto stabile al 71,2% (trimestre precedente: 71,5%). Nelle giurisdizioni extra-UE il tasso di rinnovo è stato stabile, al 59,8% (trimestre precedente: 60,3%). Nel periodo di riferimento, i cinque paesi con i tassi di rinnovo più elevati sono stati Finlandia (92,6%), Giappone (92,1%), Liechtenstein (90,6%), India (88,3%), e Norvegia (84,2%). I tassi di mancato rinnovo più alti sono stati registrati nei seguenti cinque paesi: Brasile (56,1%), Stati Uniti (55%), Federazione Russa (48,2%), Regno Unito (46,9%) e Canada (45,8%).

Conferma dei dati di riferimento di primo livello

Le informazioni tipo ‘biglietto da visita’ disponibili nei dati di riferimento dei codici LEI, ad esempio la denominazione ufficiale di una persona giuridica e la sua sede legale, sono definite dati di ‘primo livello’. Questi dati contengono le informazioni su ‘chi è chi’. I dati di primo livello sono considerati pienamente confermati se, in base alle procedure di convalida in uso presso l’emittente di codici LEI, vi sono sufficienti informazioni contenute in fonti pubbliche autorevoli per confermare le informazioni fornite dalla persona giuridica per il registro. In caso contrario, le informazioni tipo ‘biglietto da visita’ disponibili in una registrazione LEI vengono classificate come ‘fornite solo dall’entità’.

Nel terzo trimestre del 2019, la percentuale di dati di riferimento di primo livello pienamente confermati all’interno di tutta la popolazione di codici LEI è sensibilmente aumentata all’80,1%, dal 79,6% del trimestre precedente.

Statistiche sulla comunicazione di informazioni sulle controllanti da parte delle persone giuridiche

Nel terzo trimestre del 2019, circa 1,29 milioni di richiedenti LEI, ossia l’89% della popolazione totale di codici LEI, hanno comunicato informazioni sulle controllanti dirette e finali. Tra i richiedenti LEI che hanno ottenuto un codice LEI di nuova emissione o rinnovato un LEI esistente nel quarto trimestre, il 99,9% ha fornito informazioni sulle controllanti.

Al fine di migliorare la qualità dei dati, da febbraio 2019 la GLEIF opera in stretta collaborazione con le emittenti di codici LEI per esaminare i dati di secondo livello, e soprattutto con le persone giuridiche che hanno comunicato che le proprie controllanti non dispongono di un codice LEI. Alla fine del terzo trimestre, oltre 21.000 persone giuridiche avevano aggiornato le informazioni sulle controllanti dirette. Di queste, 7200 hanno fornito i codici LEI delle controllanti dirette. Analogamente, circa 21.000 persone giuridiche hanno aggiornato le informazioni delle loro controllanti ultime e di queste all’incirca 6600 hanno comunicato i codici LEI delle loro controllanti ultime. Tale miglioramento consentirà un’ulteriore maggiore trasparenza nell’identificazione della rete di persone giuridiche e innalzerà la qualità dei dati.

A seguito di questa campagna sulla qualità dei dati, la percentuale di persone giuridiche che ha comunicato il possesso di codici LEI da parte delle controllanti dirette è aumentata da circa il 6% a fine 2018 a circa il 7% alla fine del terzo trimestre del 2019. La percentuale di persone giuridiche che segnala controllanti dirette sprovviste di un codice LEI è scesa dal 7% circa a fine 2018 a meno del 5% alla fine del terzo trimestre del 2019.

Contestualmente, la percentuale di persone giuridiche che ha comunicato il possesso di un codice LEI da parte delle controllanti ultime è salito dal 6% circa a fine 2018 all’8% circa alla fine del terzo trimestre 2019. La percentuale di persone giuridiche che segnala che le proprie controllanti dirette sono sprovviste di un codice LEI è scesa dal 6% circa a fine 2018 al 4% circa alla fine del terzo trimestre del 2019.

I rapporti trimestrali fanno riferimento a concetti e definizioni esclusivi del Sistema globale LEI. Per semplificare la comprensione dei rapporti abbiamo riassunto i concetti rilevanti nel documento ‘Informazioni di carattere generale sul Rapporto di gestione del Sistema globale LEI’ (Background Information on Global LEI System Business Report).

La GLEIF rende disponibile anche il ‘Dizionario dei rapporti di gestione’ (Business Reporting Dictionary), che spiega formule e algoritmi usati per riferire sull’attività LEI evidenziata nei rapporti trimestrali.

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Informazioni sull’autore:

Stephan Wolf è stato Amministratore delegato della Global Legal Entity Identifier Foundation (GLEIF) dal 2014 al 2024. Da marzo 2024 ha guidato il Consiglio consultivo di settore (IAB) a sostegno dell'iniziativa sugli standard digitali, la piattaforma globale per l'allineamento, l'adozione e la partecipazione agli standard commerciali digitali, della Camera di commercio internazionale (ICC). Prima di essere nominato Presidente, ha ricoperto la carica di vicepresidente dello IAB dal 2023. Nello stesso anno è stato eletto nel consiglio di amministrazione della Camera di commercio internazionale (ICC) della Germania.

Tra gennaio 2017 e giugno 2020, Stephan Wolf è stato co-organizzatore del nuovo Gruppo di consulenza tecnica FinTech del Comitato tecnico 68 dell'Organizzazione internazionale per la normazione (ISO TC 68 FinTech TAG). A gennaio 2017 Wolf è stato nominato come uno dei “Top 100 Leaders in Identity” di One World Identity. Ha maturato una solida esperienza nella definizione di operazioni sui dati e strategie globali di implementazione. Nel corso della sua carriera, ha diretto strategie chiave per lo sviluppo di prodotti e attività. Stephan Wolf è stato cofondatore di IS Innovative Software GmbH, società costituita nel 1989, per la quale inizialmente ha ricoperto il ruolo di amministratore delegato. In seguito, è stato nominato portavoce del consiglio esecutivo di IS Teledata AG, società che è succeduta alla precedente. Dopo l’acquisizione da parte di Interactive Data Corporation, ha rivestito la carica di CTO. Ha conseguito una laurea in Amministrazione d'impresa presso l'Università J. W. Goethe, Francoforte sul Meno.


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