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La GLEIF ha pubblicato il Rapporto di gestione trimestrale del Sistema globale LEI relativo al secondo trimestre del 2018

I Rapporti di gestione del Sistema globale LEI sottolineano le principali tendenze riguardanti l’adozione dei codici LEI e presentano un’analisi approfondita del pool di dati LEI


Autore: Stephan Wolf

  • Data: 2018-08-08
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Ad agosto 2018, la Global Legal Entity Identifier Foundation (GLEIF) ha pubblicato il suo nuovo rapporto trimestrale che sottolinea i principali sviluppi riguardanti l’adozione dell’Identificativo della persona giuridica (LEI). In particolare, i rapporti appurano la crescita annua e le previsioni di rinnovo, valutano il livello di concorrenza tra le organizzazioni che emettono codici LEI operanti nel Sistema globale LEI e analizzano i tassi di rinnovo dei codici LEI e il grado di conferma dei dati di riferimento. Dal luglio 2017, mettiamo inoltre a disposizione i dati statistici relativi alle informazioni sulle controllanti dirette e finali fornite dalle persone giuridiche.

Per scaricare il ‘Rapporto di gestione del Sistema globale LEI’ (Global LEI System Business Report) relativo al secondo trimestre del 2018, si prega di consultare i ‘link correlati’ forniti di seguito.

Questo post riassume le conclusioni principali dell’ultimo rapporto. Le fonti citate sono indicate nei ‘link correlati’ forniti di seguito.

Conclusioni principali dell’ultimo Rapporto di gestione del Sistema globale LEI

Il Rapporto di gestione del Sistema globale LEI pubblicato ad agosto 2018 analizza gli sviluppi registrati nel secondo trimestre del 2018. Riportiamo di seguito le conclusioni:

Stato attuale dell’emissione di codici LEI e potenziale di crescita dei LEI

Alla fine del secondo trimestre del 2018, la popolazione complessiva di codici LEI si avvicinava agli 1,2 milioni. Nel secondo trimestre del 2018 sono stati emessi circa 71.300 codici LEI rispetto ai circa 167.000 del primo trimestre. Il tasso di crescita nel secondo trimestre è quindi del 6,3 percento (primo trimestre: 17,8 percento).

Le emissioni di LEI nel secondo trimestre 2018 confermano che il mercato è pronto per ottemperare ai requisiti LEI introdotti dalle versioni riviste della Direttiva (MiFID II) e del Regolamento (MiFIR) UE sui mercati degli strumenti finanziari entrate in vigore il 3 gennaio 2018. Ai sensi del MiFIR, le società di investimento devono richiedere i codici LEI ai propri clienti prima di poter erogare i servizi che farebbero scattare i relativi obblighi di segnalazione.

Di conseguenza, il 20 giugno 2018 la European Securities and Markets Authority (ESMA) ha confermato che gli accordi transitori in merito ai requisiti LEI ai sensi di MiFID II / MiFIR istituiti a dicembre 2017 “non verranno ulteriormente prorogati”. Il periodo transitorio di sei mesi “durerà fino al 2 luglio 2018 (incluso)”. (Il 20 dicembre 2017, l’ESMA ha dichiarato che avrebbe consentito “alle società di investimento, per un periodo di sei mesi, di fornire servizi che fanno scattare l’obbligo della segnalazione delle transazioni al cliente dal quale non abbiano ancora ottenuto il codice LEI, a patto che prima di fornire tale servizio dette società ottengano la documentazione necessaria dal cliente stesso per richiedere il codice LEI per suo conto”.) L’ESMA e le autorità nazionali competenti “hanno concluso che non è necessario prorogare il periodo iniziale di sei mesi concesso per consentire un’introduzione scorrevole degli obblighi LEI ai sensi MiFIR”.

A livello di singoli paesi, l’India ha registrato il più alto tasso di crescita dei LEI sia nel primo che nel secondo trimestre del 2018 (100,5 percento nel T2 2018). Questa tendenza potrebbe essere attribuibile all’adozione del LEI da parte della Reserve Bank of India per i grandi mutuatari societari.

Concorrenza nel Sistema globale LEI

Il rapporto individua i mercati più e meno concorrenziali tra quelli con più di 1000 codici LEI in base al numero di emittenti di codici LEI che forniscono servizi nel paese. Nel secondo trimestre del 2018, Italia, Spagna, Paesi Bassi e USA sono rimasti tra i cinque mercati meno competitivi. Bulgaria, Portogallo, Malta e Sud Africa sono stati tra i cinque mercati più competitivi.

Tassi di rinnovo di codici LEI

Nel secondo trimestre del 2018, il tasso di rinnovo complessivo del 66,6 percento è rimasto essenzialmente invariato rispetto ai due trimestri precedenti. (Questo dato riguarda i paesi con un totale di almeno 1000 codici LEI alla fine del trimestre precedente.) Alla fine del secondo trimestre del 2018, l’84 percento di tutti i codici LEI era regolare (invariato rispetto al trimestre precedente). Nel periodo di riferimento, i cinque paesi con i tassi di rinnovo più alti sono stati: Giappone (90,1 percento), Finlandia (85,8 percento), Austria (79,9 percento), Svizzera (76,5 percento) e Norvegia (76,0 percento).

Trasferimento di LEI

In seguito all’accreditamento di GS1 AISBL come emittente di codici LEI da parte della GLEIF, GS1 Germany GmbH ha trasferito tutti i propri LEI in gestione a GS1 AISBL. In futuro, GS1 Germany GmbH opererà come Agente per la registrazione. (Un Agente per la registrazione aiuta le persone giuridiche ad accedere alla rete di organizzazioni che emettono codici LEI, responsabili dell’emissione dei codici LEI e della fornitura di servizi affini.)

Conferma dei dati di riferimento di primo livello

Le informazioni tipo ‘biglietto da visita’ disponibili nei dati di riferimento dei LEI, ad esempio la denominazione ufficiale di una persona giuridica e la sua sede legale, sono definite dati di ‘primo livello’. Questi dati rispondono alla domanda ‘Chi è chi’. I dati di primo livello sono considerati pienamente confermati se, in base alle procedure di convalida in uso presso l’emittente di codici LEI responsabile della gestione del registro LEI, vi sono sufficienti informazioni contenute in fonti pubbliche autorevoli per confermare le informazioni fornite dalla persona giuridica per il registro. In caso contrario, le informazioni tipo ‘biglietto da visita’ disponibili in un registro LEI vengono classificate come ‘fornite solo dall’entità’. Nel secondo trimestre del 2018, la percentuale di dati di riferimento di primo livello pienamente confermati è scesa al 76,1 percento (primo trimestre: 84,6 percento). Questa variazione riflette il fatto che il principale emittente di codici LEI, Business Entity Data B.V., ha variato lo stato di un gran numero di LEI storici in gestione da ‘pienamente confermati’ a ‘forniti solo dall’entità’. La GLEIF sta conducendo accertamenti in merito.

Statistiche sulla comunicazione di informazioni sulle controllanti da parte delle persone giuridiche

Entro la fine del secondo trimestre del 2018, circa 1,1 milioni di richiedenti LEI, ossia il 93 percento della popolazione di codici LEI totale, hanno riferito informazioni su controllanti dirette e finali (trimestre precedente: 75 percento). La percentuale di persone giuridiche che hanno riferito di ostacoli legali che hanno impedito loro di fornire o pubblicare informazioni sulle controllanti è cresciuta significativamente dal 4 percento al 19 percento. Ciò è dovuto a una variazione nelle comunicazioni da parte di un emittente di codici LEI, Business Entity Data B.V. Questa variazione nelle comunicazioni è errata e la correzione è prevista per il terzo trimestre del 2018.

I rapporti trimestrali fanno riferimento a concetti e definizioni esclusivi del Sistema globale LEI. Per semplificare la comprensione dei rapporti abbiamo riassunto i concetti rilevanti nel documento ‘Informazioni di carattere generale sul Rapporto di gestione del Sistema globale LEI’ (Background Information on Global LEI System Business Report).

La GLEIF rende disponibile anche il ‘Dizionario dei rapporti di gestione’ (Business Reporting Dictionary), che spiega formule e algoritmi usati per riferire sull’attività LEI evidenziata nei rapporti trimestrali.

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Informazioni sull’autore:

Stephan Wolf è stato Amministratore delegato della Global Legal Entity Identifier Foundation (GLEIF) dal 2014 al 2024. Da marzo 2024 ha guidato il Consiglio consultivo di settore (IAB) a sostegno dell'iniziativa sugli standard digitali, la piattaforma globale per l'allineamento, l'adozione e la partecipazione agli standard commerciali digitali, della Camera di commercio internazionale (ICC). Prima di essere nominato Presidente, ha ricoperto la carica di vicepresidente dello IAB dal 2023. Nello stesso anno è stato eletto nel consiglio di amministrazione della Camera di commercio internazionale (ICC) della Germania.

Tra gennaio 2017 e giugno 2020, Stephan Wolf è stato co-organizzatore del nuovo Gruppo di consulenza tecnica FinTech del Comitato tecnico 68 dell'Organizzazione internazionale per la normazione (ISO TC 68 FinTech TAG). A gennaio 2017 Wolf è stato nominato come uno dei “Top 100 Leaders in Identity” di One World Identity. Ha maturato una solida esperienza nella definizione di operazioni sui dati e strategie globali di implementazione. Nel corso della sua carriera, ha diretto strategie chiave per lo sviluppo di prodotti e attività. Stephan Wolf è stato cofondatore di IS Innovative Software GmbH, società costituita nel 1989, per la quale inizialmente ha ricoperto il ruolo di amministratore delegato. In seguito, è stato nominato portavoce del consiglio esecutivo di IS Teledata AG, società che è succeduta alla precedente. Dopo l’acquisizione da parte di Interactive Data Corporation, ha rivestito la carica di CTO. Ha conseguito una laurea in Amministrazione d'impresa presso l'Università J. W. Goethe, Francoforte sul Meno.


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