Visione di un’identificazione delle persone giuridiche universale per il governo federale degli Stati Uniti
Le conclusioni del nuovo rapporto possono essere utili agli organi di regolamentazione di qualsiasi giurisdizione in cui le autorità pubbliche continuano ad affidarsi a un gran numero di sistemi di identificazione
Autore: Stephan Wolf
Data: 2018-09-12
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Negli ultimi anni, gli organi di regolamentazione di molte giurisdizioni hanno introdotto l’obbligo di adozione dell’identificativo della persona giuridica (LEI) per valutare i rischi, provvedere ai correttivi, ridurre al minimo gli abusi di mercato e rendere più precisi i dati finanziari. Il Comitato di supervisione regolamentare dei codici LEI (LEI ROC), che rappresenta le autorità pubbliche di tutto il mondo unite per aumentare la trasparenza sui mercati finanziari, raccomanda a ogni giurisdizione di valutare l’adozione di una strategia LEI che soddisfi le proprie esigenze. Il rapporto sui progressi LEI ROC pubblicato ad aprile 2018 sottolinea che questo potrebbe “aiutare a rimediare all’esistenza di diversi identificativi nazionali che coprono diversi tipi di persona giuridica” e “consentire ai paesi di avvalersi dell’infrastruttura sviluppata dal [Sistema globale LEI]”.
Alla luce di questa premessa, la Global Legal Entity Identifier Foundation (GLEIF) e l’americana Data Foundation hanno unito le forze per capire in che modo l’adozione del codice LEI da parte delle agenzie federali statunitensi potrebbe snellire l’identificazione delle persone giuridiche portando benefici sui mercati finanziari e non solo. A questo fine abbiamo condotto un’approfondita ricerca sui sistemi di identificazione delle persone giuridiche attualmente in uso all’interno del governo statunitense. Sulla base dei risultati, la GLEIF e la Data Foundation hanno pubblicato il rapporto intitolato ‘Visione di un’identificazione delle persone giuridiche universale per il governo federale degli Stati Uniti’ (Envisioning Comprehensive Entity Identification for the U.S. Federal Government) scaricabile dal link riportato di seguito.
Il rapporto di ricerca congiunto della GLEIF e della Data Foundation:
Analizza le necessità attuali delle agenzie federali statunitensi in fatto di identificazione delle persone giuridiche e descrive il sistema di identificazione usato da ciascuna.
Confronta il Sistema globale LEI con altri sistemi attualmente in uso negli USA.
Identifica i potenziali benefici per le agenzie federali USA derivanti dalla sostituzione di identificativi interni o proprietari con il codice LEI.
Propone indicatori di fattibilità della conversione di un particolare sistema di identificazione delle persone giuridiche statunitense a un sistema di identificazione universale basato sul codice LEI o, in alternativa, il valore della mappatura tra gli identificativi esistenti e il codice LEI.
Stando alla ricerca, il governo federale statunitense usa cinquanta diversi sistemi di identificazione delle persone giuridiche, tutti separati e reciprocamente incompatibili. L’identificazione delle persone giuridiche, quindi, continua a rappresentare un ostacolo considerevole per le missioni di molte agenzie federali. Un’agenzia che voglia censire le persone giuridiche non federali per finalità regolamentari, statistiche, di approvvigionamento o assistenza deve creare il proprio sistema di identificazione delle persone giuridiche oppure adottarne uno creato da un’altra agenzia. Entrambe le opzioni presentano criticità in termini di associazione delle persone giuridiche e corretta attribuzione della responsabilità giuridica.
Il governo federale statunitense usa cinquanta diversi sistemi di identificazione delle persone giuridiche
Per un glossario delle abbreviazioni che compaiono nel grafico, consultare l’allegato al rapporto di ricerca della GLEIF e della Data Foundation.
Se adottato correttamente, un sistema universale di identificazione delle persone giuridiche basato sul codice LEI potrebbe contribuire a individuare e attenuare il rischio sui mercati, identificare ed escludere gli appaltatori peggiori e aumentare l’efficienza della catena di approvvigionamento. Potrebbe inoltre aiutare organi di regolamentazione, esperti di statistica, responsabili di appalti e concessioni, attori privati e ricercatori a capire come agisce una persona giuridica e come interagisce con il governo, a tutti i livelli e in tutti i settori, giungendo a un ritratto più completo dell’attività economica e organizzativa negli Stati Uniti.
Per riassumere, il rapporto di ricerca congiunto della GLEIF e della Data Foundation dimostra che un sistema di identificazione delle persone giuridiche universale, aperto e standardizzato potrebbe essere utile ovunque vi siano relazioni tra governo e imprese. Il codice LEI potrebbe assumere questa funzione.
La GLEIF invita i governi di tutto il mondo a valutare il passaggio a un’identificazione delle persone giuridiche standardizzata e basata sul codice LEI
La GLEIF sottolinea che le conclusioni di questo rapporto di ricerca possono essere utili agli organi di regolamentazione di giurisdizioni diverse dagli USA, dove le autorità pubbliche continuano ad affidarsi a un gran numero di sistemi di identificazione diversi, alcuni dei quali proprietari. Il codice LEI soddisfa un’esigenza fondamentale, ovvero un sistema di identificazione delle persone giuridiche universale e non limitato a singoli mercati, prodotti o regioni. Un’ampia adozione del codice LEI e il conseguente accesso a dati di riferimento aperti, standardizzati e di alta qualità disponibili nell’Indice globale di codici LEI consentiranno a tutte le parti interessate in qualsiasi paese di migliorare l’interoperabilità e l’interconnessione.
Un’identificazione più semplice delle controparti basata sul codice LEI aprirà le porte a un’ulteriore automazione e digitalizzazione rendendo più semplice e sicuro partecipare al mercato digitale per imprese e cittadini. Occorre inoltre considerare che allinearsi sul LEI come identificativo della persona giuridica standard ridurrà significativamente i costi e la burocrazia per le imprese soggette all’obbligo di legge di avere un identificativo della persona giuridica. Dover ottenere tanti identificatori locali e proprietari per garantire la conformità alle regole e alle norme sia a livello nazionale che internazionale è particolarmente oneroso per le piccole e medie imprese.
Il codice LEI offre vantaggi importanti a tutti coloro che sono coinvolti in transazioni finanziarie. L’introduzione del codice LEI in tutti i processi che richiedono l’identificazione e la verifica di una controparte offre vantaggi in termini di efficienza operativa, risparmi sui costi, riduzione dei tempi di transazione e informazioni più affidabili. Promuove inoltre l’obiettivo delle autorità pubbliche di aumentare la trasparenza sui mercati finanziari e non solo.
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Stephan Wolf è stato Amministratore delegato della Global Legal Entity Identifier Foundation (GLEIF) dal 2014 al 2024. Da marzo 2024 ha guidato il Consiglio consultivo di settore (IAB) a sostegno dell'iniziativa sugli standard digitali, la piattaforma globale per l'allineamento, l'adozione e la partecipazione agli standard commerciali digitali, della Camera di commercio internazionale (ICC). Prima di essere nominato Presidente, ha ricoperto la carica di vicepresidente dello IAB dal 2023. Nello stesso anno è stato eletto nel consiglio di amministrazione della Camera di commercio internazionale (ICC) della Germania.
Tra gennaio 2017 e giugno 2020, Stephan Wolf è stato co-organizzatore del nuovo Gruppo di consulenza tecnica FinTech del Comitato tecnico 68 dell'Organizzazione internazionale per la normazione (ISO TC 68 FinTech TAG). A gennaio 2017 Wolf è stato nominato come uno dei “Top 100 Leaders in Identity” di One World Identity. Ha maturato una solida esperienza nella definizione di operazioni sui dati e strategie globali di implementazione. Nel corso della sua carriera, ha diretto strategie chiave per lo sviluppo di prodotti e attività. Stephan Wolf è stato cofondatore di IS Innovative Software GmbH, società costituita nel 1989, per la quale inizialmente ha ricoperto il ruolo di amministratore delegato. In seguito, è stato nominato portavoce del consiglio esecutivo di IS Teledata AG, società che è succeduta alla precedente. Dopo l’acquisizione da parte di Interactive Data Corporation, ha rivestito la carica di CTO. Ha conseguito una laurea in Amministrazione d'impresa presso l'Università J. W. Goethe, Francoforte sul Meno.