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Qualità dei dati e gestione dei rischi: l’importanza di un rinnovo puntuale degli Identificativi della persona giuridica

Riconvalidare i reference data correlati all’Identificativo della persona giuridica (LEI) è essenziale per garantire l’accuratezza dell’insieme globale di dati associati ai codici LEI e la fiducia nel Sistema globale LEI


Autore: Stephan Wolf

  • Data: 2015-09-29
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La Global Legal Entity Identifier Foundation (GLEIF) pubblica quotidianamente la versione aggiornata del suo File concatenato. Questo documento riunisce il contenuto dei singoli file pubblicati dalle organizzazioni che emettono codici LEI, nei quali sono elencati tutti i codici LEI emessi in favore di persone giuridiche e i relativi reference data. I dati forniscono informazioni su una persona giuridica identificabile tramite il codice LEI. Il File concatenato della GLEIF è disponibile per il download gratuitamente sul sito Web della fondazione.

Un’importante caratteristica che distingue il codice LEI dagli altri identificativi è l’obbligo, per le persone giuridiche che hanno ottenuto un codice LEI, di rinnovarlo regolarmente. Per rinnovo si intende una nuova convalida, rispetto a una fonte di terzi, dei reference data associati al codice LEI dell’entità registrante. Per tale motivo, il rinnovo è essenziale per garantire un’elevata qualità dei dati relativamente alla popolazione globale di codici LEI e, di conseguenza, la fiducia nel Sistema globale LEI.

Il raggiungimento degli obiettivi definiti dal Consiglio per la stabilità finanziaria (Financial Stability Board) e dal Gruppo dei venti con il lancio del progetto sui codici LEI è subordinato alla disponibilità di dati associati a tali codici accurati e aggiornati. L’implementazione dei codici LEI aumenta la capacità delle autorità in una qualsiasi giurisdizione di valutare i rischi, vigilare sui mercati e adottare misure correttive. L’utilizzo di un codice LEI offre inoltre vantaggi concreti per le aziende, compresi minori rischi di controparte e maggiori efficienze operative.

Questo articolo del blog illustra gli obblighi di rinnovo previsti per le organizzazioni che emettono codici LEI e le persone giuridiche titolari di un codice LEI, ai sensi di quanto stabilito dal Comitato di supervisione regolamentare dei LEI (LEI Regulatory Oversight Committee, LEI ROC). Il LEI ROC riunisce oltre 60 autorità pubbliche provenienti da più di 40 Paesi ed è stato fondato a gennaio 2013, al fine di coordinare e supervisionare un quadro mondiale per l’identificazione delle persone giuridiche, noto come Sistema globale LEI.

Secondo quanto stabilito dal LEI ROC, un’organizzazione che emette codici LEI è tenuta a riconvalidare, “regolarmente ed entro un anno dalla precedente verifica”, i reference data associati a un codice LEI emesso in passato sotto la sua amministrazione. In questa verifica finalizzata alla nuova convalida “è necessario controllare, insieme alla persona giuridica, che le informazioni pertinenti siano accurate”.

Le fonti menzionate in questo blog sono incluse nella sezione ‘link correlati’ di seguito.

Sintesi: il processo di rilascio di un codice LEI

Il LEI è un codice alfanumerico composto da 20 cifre, che si basa sullo standard ISO 17442 definito dall’Organizzazione internazionale per la normazione. È associato a informazioni di riferimento chiave che permettono di identificare, in modo chiaro e univoco, le persone giuridiche che operano sui mercati finanziari globali e/o prendono parte a transazioni finanziarie.

I codici LEI sono emessi da organizzazioni autorizzate note come Unità operative locali. (Nella sezione ‘link correlati’ di seguito, è disponibile l’elenco delle organizzazioni attualmente autorizzate a emettere codici LEI.) Le Unità operative locali si occupano della registrazione e del rinnovo, nonché forniscono ulteriori servizi e si prefigurano come il principale referente per le persone giuridiche che desiderano ottenere un codice LEI. Una persona giuridica è libera di utilizzare un emittente di codici LEI che si trova in uno Stato diverso da quello in cui ha sede. Potrà pertanto ricorrere ai servizi di registrazione di qualunque Unità operativa locale qualificata a convalidare i codici LEI all’interno della sua giurisdizione.

Sintesi: le informazioni fornite con i reference data associati ai codici LEI

Il processo per la gestione della qualità dei dati associati ai codici LEI inizia con l’entità registrante. Attraverso un’auto-registrazione, tale entità deve fornire reference data associati ai LEI accurati. L’organizzazione che emette codici LEI deve in seguito convalidare i reference data associati agli stessi, confrontandoli con fonti locali ufficiali, ad esempio un Registro nazionale delle imprese, ed emettere un codice LEI conforme allo standard in materia di codici LEI.

Dopo che una persona giuridica ha ottenuto un codice LEI, quest’ultimo verrà pubblicato, unitamente ai reference data ad esso associati, dall’Unità operativa locale che lo ha emesso. Come detto in precedenza, queste informazioni sono inoltre disponibili nel File concatenato della GLEIF pubblicato con cadenza giornaliera. Questo significa che, in qualunque momento, un soggetto interessato potrà accedere e utilizzare liberamente tutti i dati associati all’intera popolazione di codici LEI.

Lo standard ISO 17442 definisce un insieme di attributi, noti come reference data associati ai codici LEI, che si prefigurano come gli elementi più importanti per l’identificazione. Lo standard indica i reference data minimi che devono essere forniti per ogni codice LEI:

  • Il nome della persona giuridica così come presente nei registri ufficiali.
  • La sede legale della persona giuridica.
  • Il Paese di costituzione.
  • I codici per la rappresentazione dei nomi dei Paesi e le loro suddivisioni.
  • La data della prima assegnazione del codice LEI, la data dell’ultimo aggiornamento delle informazioni associate al codice LEI e la data di scadenza, se applicabile.

La persona giuridica e l’organizzazione che emette codici LEI possono concordare la registrazione di ulteriori informazioni.

Il ‘Formato Common Data File’ definisce le modalità con cui le organizzazioni che emettono codici LEI devono comunicare tali codici e i relativi reference data. Questo formato è stato sviluppato dal Comitato di supervisione regolamentare dei LEI (LEI Regulatory Oversight Committee) ed è obbligatorio per le organizzazioni che emettono codici LEI. Le suddette organizzazioni hanno adottato il ‘Formato Common Data File’ nell’agosto del 2014. I dati disponibili nel File concatenato della GLEIF, documento che viene pubblicato quotidianamente, si basano su questo formato.

Sintesi: l’obbligo di rinnovare regolarmente un codice LEI e cosa si intende per codice LEI ‘scaduto’

Il processo di rinnovo contribuisce a garantire un’elevata qualità dei dati, poiché impone che siano riconvalidati, rispetto a fonti di terzi, i reference data associati ai codici LEI di una persona giuridica.

In linea con il Formato Common Data File, la sezione Registrazione relativa ai dati associati ai codici LEI contiene l’elemento di dati ‘Prossima data di rinnovo’, che indica la data entro la quale la persona giuridica dovrà procedere al rinnovo e all’ulteriore certificazione del codice LEI. La data di rinnovo, unitamente alla tariffa corrisposta dalla persona giuridica all’emittente di codici LEI per riconvalidare i reference data associati a tali codici, viene concordata tra le parti. Come detto in precedenza, il Comitato di supervisione regolamentare dei LEI (LEI Regulatory Oversight Committee) ha tuttavia stabilito che il rinnovo deve avvenire entro un anno dalla precedente verifica dei dati.

Processo di rinnovo annuale:

La registrazione di dati associati ai codici LEI indica inoltre lo stato di ciascuno di tali codici. Qualora una persona giuridica non rinnovi e non effettui la ricertificazione del suo codice entro la data prevista nei reference data e, in seguito, non proceda in tal senso entro un periodo di grazia definito dall’emittente, lo stato della registrazione per questo codice LEI verrà modificato in ‘scaduto’.

È tuttavia necessario precisare che un codice LEI scaduto resta valido. Lo stato ‘scaduto’ nell’apposito campo relativo ai reference data associati al codice LEI di un’organizzazione indica semplicemente che tale entità non ha effettuato il rinnovo entro i tempi previsti, ossia che non ha riconvalidato le sue informazioni rispetto a fonti di terzi.

Pertanto, lo stato ‘scaduto’ non indica necessariamente che le informazioni registrate per la persona giuridica siano obsolete. Infatti, alcune persone giuridiche potrebbero erroneamente ritenere di poter evitare un rinnovo obbligatorio, in quanto le loro informazioni non hanno subito modifiche rispetto alla precedente verifica. Tuttavia, è importante ricordare alle entità registrate che, in linea con la politica definita, non vi sono eccezioni all’obbligo di rinnovare il codice LEI entro la data di scadenza.

Come incrementare ulteriormente la percentuale di rinnovi puntuali dei codici LEI

Al 29 settembre 2015, ovvero la data di pubblicazione di questo articolo, sono stati emessi 395.466 codici LEI in tutto il mondo, di cui 86.150 scaduti. In breve, la percentuale di reference data attualmente non rinnovati entro la scadenza si aggira intorno al 21 percento dei codici LEI totali.

Occorre notare che, nel 2014, Business Intelligence indicava un tasso di codici LEI scaduti pari al 40 percento. Grazie ai costanti sforzi delle autorità normative in numerose giurisdizioni e degli emittenti di codici LEI partner della GLEIF, nel 2015 questa percentuale è scesa del 50 percento. Sono stati compiuti notevoli sforzi nell’illustrare alle persone giuridiche l’importanza di procedere, entro i tempi previsti, al rinnovo obbligatorio.

Detto questo, le entità coinvolte continueranno a impegnarsi per incrementare ulteriormente la percentuale di rinnovi puntuali dei codici LEI.

Ad esempio, nella UE l’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati ha indicato, nell’ambito della segnalazione di negoziazioni, in quali casi non è possibile utilizzare codici LEI scaduti. Inoltre, le autorità normative hanno annunciato l’intenzione di verificare con maggiore frequenza l’avvenuto rinnovo dei codici LEI comunicati. Di conseguenza, le organizzazioni soggette a tali regolamenti non potranno più effettuare negoziazioni con codici LEI scaduti.

La GLEIF, insieme ai suoi partner che emettono codici LEI, continuerà a informare le entità registrate sull’importanza di rispettare l’obbligo di regolare rinnovo del codice LEI entro le scadenze concordate. A tal fine, gli emittenti di codici LEI si impegnano a rendere il processo di rinnovo per le entità registrate il più agevole possibile.

Incrementare ulteriormente la percentuale di rinnovi puntuali dei codici LEI resta una delle priorità su cui lavorare. Inseriremo regolarmente nel Blog della GLEIF aggiornamenti sugli sviluppi al riguardo.

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Informazioni sull’autore:

Stephan Wolf è Amministratore delegato della Global Legal Entity Identifier Foundation (GLEIF). Nel 2023 è stato eletto membro del Comitato tedesco della Camera di commercio internazionale (ICC). Nel 2021, è stato nominato membro di un nuovo Consiglio consultivo di settore (IAB) a sostegno dell'iniziativa sugli standard digitali (DSI) intrapresa a livello globale dalla Camera di Commercio Internazionale (ICC). In tale veste, è co-presidente del flusso di lavoro su “Trusted Technology Environment”. Tra gennaio 2017 e giugno 2020, Stephan Wolf è stato co-organizzatore del nuovo Gruppo di consulenza tecnica FinTech del Comitato tecnico 68 dell'Organizzazione internazionale per la normazione (ISO TC 68 FinTech TAG). A gennaio 2017 Wolf è stato nominato come uno dei “Top 100 Leaders in Identity” di One World Identity. Ha maturato una solida esperienza nella definizione di operazioni sui dati e strategie globali di implementazione. Nel corso della sua carriera, ha diretto strategie chiave per lo sviluppo di prodotti e attività. Stephan Wolf è stato cofondatore di IS Innovative Software GmbH, società costituita nel 1989, per la quale inizialmente ha ricoperto il ruolo di amministratore delegato. In seguito, è stato nominato portavoce del consiglio esecutivo di IS Teledata AG, società che è succeduta alla precedente. Dopo l’acquisizione da parte di Interactive Data Corporation, ha rivestito la carica di CTO. Ha conseguito una laurea in Amministrazione d’impresa presso l’Università J. W. Goethe, Francoforte sul Meno.


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